La Cattedrale di Altamura |
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La Cattedrale di Altamura fu costruita da Federico
II, contemporaneamente alla fondazione della città,
nel 1232 e, parzialmente distrutta da un terremoto,
venne ricostruita, circa un secolo dopo, nel 1316.
E' un complesso architettonico in uno stile discusso
e variamente classificato, non certamente puro,
ma costituito da un insieme di elementi architettonici
così ben coordinati fra loro da offrire,
nell'insieme, una bellezza armonica ed unitaria
ed un effetto di perfezione, leggerezza ed agilità.
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L'originario stile romanico
- pugliese, da alcuni classificato più
propriamente "federiciano" per l'impronta
personale e geniale di Federico II e anche
per il fatto che la cattedrale di Altamura
è l'unica costruita per suo volere,
si osserva meglio sulla fiancata destra scandita
da sette arcate e ornata di un bel portale
eretto dal re Roberto d'Angiò.
Nel 1534 la bellissima porta principale fu
situata nella facciata opposta e il campanile
venne così a trovarsi sul davanti del
tempio. Intorno al 1560 fu eretto una torre
campanaria simmetrica e nel 1587 vennero entrambi
sopraelevati. Nel 1729 furono aggiunte le
cuspidi. In anni successivi il pavimento fu
rifatto in marmo e con marmo e dorature furono
rivestite le colonne e le altre parti. Nel
1858 al posto del Sedile si costruì
la Torre dell'orologio in stile neo-gotico.
La bellezza originaria è però
rimasta inalterata: sono da ammirare
l'elegante facciata principale ad arco acuto
dominata dai due imponenti campanili, il superbo
portale del XIV-XV secolo definito "il
più ricco di Puglia" e tra i più
importanti della regione, lo stupendo rosone
trecentesco a 15 raggi con archetti terminali
entro triplice ghiera riccamente scolpita.
L'interno, sotto la veste ottocentesca, presenta
la struttura originaria con le colonne snelle
delle navate, i preziosi capitelli, le colonnine
degli antichi matronei e le ricche sculture
che coronano tutte le porte e le finestre.
Si conservano anche numerose e preziose opere
d'arte che ricordano il tributo di fede offerto
da sovrani, signori ed umile gente: un pregevole
coro intarsiato del 1543, opera di maestri
napoletani, formatoda 64 stalli in noce diversi
uno dall'altro; il quadro di "S.Paolo"
di Domenico Morelli (terza cappella); l'Assunta,
protettrice di Altamura, eseguita su di una
grande tavola in noce, posta dietro l'altare
maggiore, opera di Leonardo Castellani nel
1546. |
Deturpata è stata più volte restaurata.
L'altare maggiore, in marmo, è del 1793 mentre
nella sagrestia vi è un grande armadio a
muro in noce con intarsi del 1547.Fin dall'inizio
nel 1232 la Fabbrica del duomo è centro di
propulsione della vita sociale e della ricca architettura
religiosa di Altamura. All'evoluzione strutturale
del Duomo fino agli anni dell'Unità d'Italia
corrispondono numerose iniziative edilizie che trasformano
notevolmente il panorama edificato di Altamura.
Chi visita il Duomo oggi vede ben poco dell'impianto
originale federiciano. Sono originali le trifore
dei matronei con le sublimi colonnine di gusto arabesco,
sia all'interno che sulla fiancata della trecentesca
Porta Angioina. Originale è anche la porta
la bifora sul lato sinistro della facciata, probabile
trapianto dalla facciata originale sul lato occidentale
della chiesa. Se non proprio risalente alla fondazione,
di poco posteriore è il prezioso ambone,
pulpito in pietra smontato nel Cinquecento e sostituito
da quello in noce come i 64 stalli del coro.
L'imperatore Federico
tenne per se e per i propri successori il
diritto di scegliere il prelato della chiesa
palatina,proprio come se si trattasse della
cappella del palazzo regio.
Lo status giuridico della chiesa altamurana
è stato difeso per quasi sette secoli
dai regnanti e dagli altamurani, sicchè
bisogna attendere i Patti lateranensi del
1929 per arrivare alla nomina del vescovo
di Altamura da parte del Papa.
Del privilegio regio sono testimonianza le
iscrizioni e gli stemmi sia all'esterno del
Duomo che all'interno, sul sontuoso contro
soffitto in legno dorato.
Il portale tardo trecentesco ( o dei primi
del Quattrocento) è testimone straordinario
di scultura ecumenica, perché quasi
certamente vi lavorano maestri itineranti
- affiancati da maestranze locali - attivi
nei monumenti disposti sui grandi percorsi
trasversali che da Santiago de Compostela
giungevano a Gerusalemme toccando il braccio
tarantino della via Appia antica.
Capolavori di arte pugliese sono invece i
poderosi leoni stilofori (1533). L'interno
del duomo, ricco di opere cinquecentesche
nelle cappelle della navata a sinistra dell'ingresso
e in tutto il vano del presbiterio, fu coperto
di marmi e stucchi nei restauri del 1854 -
61. Al XIX sec. risalgono anche molte tele
pregevoli di scuola napoletana. |
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